Anna, la svolta look senza veli in copertina
Federico Vacalebre Il titolo, «The queen of pop», è consapevolmente esagerato, quasi come le foto, che mantengono però le promesse dello strillo di copertina: «Anna Tatangelo come non l’avete mai vista. E sentita». L’obiettivo di Giovanni Cozzi, occhio indiscreto dietro decine di calendari, da quello celebre della Ferilli in poi, spoglia la cantante di Sora, dà l’ultima spallata alla sua trasformazione in sex symbol e alimenta i gossip che la vogliono al centro dell’universo massmediatico insieme con il compagno Gigi D’Alessio. Scatto dopo scatto, coprendo, ma non troppo, il nuovo seno e gli altri punti proibiti, Anna si mostra ai lettori del numero di «Max» in edicola lunedì: è la seconda cantante italiana ad avere questa vetrina, la prima è stata Laura Pausini, anche lei all’epoca al debutto in versione sexy. E il mensile si presenta con doppia copertina, l’altra è affidata a Vasco Rossi, l’uomo dalla vita spericolata più amato dagli italiani, quasi a sottolineare quando creda e scommetta sulla «second life» della ragazza che un tempo cantava «essere una donna non vuol dire riempire solo una minigonna». L’idea del servizio della Tatangelo senza veli, o quasi, è nata diverso tempo fa, ed è tornata a galla prima di Sanremo quando è stato realizzato, poi ci sono voluti almeno una ventina di giorni per avere l’autorizzazione alla pubblicazione. Non da parte della ventunenne cantante, entusiasta dell’operazione sin dal primo momento, e ancora di più dopo aver visto i provini, ma di D’Alessio, che era contrario: «Lo ritengo normale», commenta Anna nell’intervista fatta con Ilaria Bellantoni, «non vorrei un uomo che non fosse geloso», ma «sto diventando grande e vorrei convivere con la mia femminilità». Lo sguardo dei fan ha reso cosciente Anna della propria bellezza, prima i complimenti per le sue curve la infastidivano, le sembravano andassero a discapito della sua voce. Poi qualcosa è cambiato, sono arrivate le minigonne e i decolleté riempiti con orgoglio: «Le scollature da brivido? Avevo una seconda abbondante, ho voluto una terza. Mi sono detta: ora o mai più». Realizzato prima del Festival, l’articolo non fornisce particolari sulle ultime polemiche che hanno circondato la coppia del momento: non si parla di quel «Gigi ti amo» lanciato dal palco dell’Ariston e accolto da un’inattesa salva di fischi, della presunta maternità strombazzata da rotocalchi (secondo D’Alessio gelosi delle esclusive concesse a «Chi»), né tantomeno della condanna a un anno chiesta dal pm per il divo neoromantico per l’aggressione a due paparazzi. Ma non mancano le chicche per appassionati del gossip: la Tatangelo, ad esempio, rivela che per lungo tempo, pur lavorando con D’Alessio, suo produttore, autore e talent scout, non lo sopportava «assolutamente». Galeotto, e questo già si sapeva anche se non tutti ci credono, fu un tour in Australia: il primo bacio arrivò sotto l’Harbour Bridge di Sidney, poi iniziò la saga che ha trasformato la coppia nei nuovi Romina e Al Bano. Solare, sexy e fiera di esserlo, Anna completa l’outing raccontando la sua prima volta: lei aveva 14 anni e andava alle medie, lui era diciottenne e, dopo un po’ la tradì. Chissà se oggi, guardando le foto su «Max», si mangerà le mani o si farà bello con gli amici. La Tatangelo, intanto, per Gigi è diventata «la malpensante»: «Sono spontaneamente sospettosa, in realtà soltanto timida». Timida, ma non troppo, o almeno quanto basta per offrirsi all’obiettivo come un nuovo oggetto del desiderio. Prossima tappa il calendario? «Mai dire mai», suggerisce il titolo del suo album ripubblicato dopo Sanremo. «Io dico mai», risponde invece netto il suo compagno: «Questo servizio è bello, professionale, sensuale, mostra una bella ragazza al massimo della sua forma. Ma non esageriamo».
