| azzurri tra calcio e politica a due giorni dalla sfida
Gattuso: «Nulla da invidiare alla Spagna»
Panucci: «Vinciamo noi, ma io vivrei là»
Il rossonero scherza sui gusti musicali in ritiro: «Cassano ascolta solo Nino D'Angelo, a me piace D'Alessio...»
Musica e parole di Gennaro Gattuso. E consigli di vita da Christian Panucci. A due giorni dalla sfida dei quarti di finale con la Spagna, il clima della nazionale italiana è buono, comunque apparentemente meno teso di quello della nazionale di Aragones, che in allenamento ha litigato con uno degli uomini-simbolo, il difensore Sergio Ramos. Invece in casa azzurra c'è anche tempo per scherzare sui gusti musicali e sulle scaramanzie dei giocatori con il racconto di Gennaro Gattuso: «Come stiamo in ritiro? Beh, mangiamo, ci alleniamo, ascoltiamo musica... Quella preferita? C'è un po' di tutto. Cassano ascolta Nino D'Angelo, ma poi c'è chi ascolta gli U2. Io sono romantico e mi piacciono le canzoni italiane, da Celentano a Pupo a Ramazzotti. La mia canzone preferita è «Annare» di Gigi D'Alessio». Poi una battuta sui baffi che si sta facendo crescere Luca Toni. «Non so se si tratta di scaramanzia - dice Gattuso-, penso voglia cambiare qualcosa per sbloccarsi e tornare a buttare la palla dentro. E si affida ai baffi come i giocatori dell'Italia nell'82».
I «COMPLIMENTI» DEL CT - Gattuso, come Pirlo, è costretto dalla squalifica a soffrire dalla tribuna nella prima partita «secca» di Euro 2008. E risponde ad Aragones. Per il ct spagnolo «se Gattuso è insostituibile io divento prete». «Ha ragione - dice il centrocampista - In realtá mi ha fatto i complimenti, perchè ha detto che sono un combattente, uno che non molla mai». La convinzione di farcela c'è: «A livello tecnico, l'Italia non ha nulla da invidiare agli spagnoli. La Spagna mi ricorda il Barcellona di due anni fa che vinse la Champions -spiega-. Ha i due attaccanti che vanno molto bene, e Torres è in grande forma».
STILE DI VITA - La Spagna vista da Panucci, invece, è anche uno stile di vita. Migliore del nostro, almeno adesso, secondo il difensore giallorosso che ha avuto un'esperienza spagnola con il Real. In campo, dice, vincerà l'Italia. Ma potendo scegliere è meglio vivere in Spagna. «Devo dire che in questo senso sono d'accordo con Zapatero: negli ultimi dieci anni politicamente, socialmente, economicamente è stata per noi una "derrota", una disfatta». Ma per il momento c'è il campo e una sfida decisiva contro un avversario che soffre l'Italia e non la batte dal 1920. «È una squadra difficile da affrontare - dice Panucci - Dovremo essere bravi a recuperare palla velocemente e a ripartire, perchè altrimenti possono crearti problemi. Forse la Spagna in queste competizioni ha sempre sofferto squadre forti fisicamente: noi siamo molto tecnici e meno fisici e questo per loro può essere un vantaggio, ma io sono convinto che alla fine passerà l'Italia». La nuova coppia centrale formata da lui e Chiellini è diventata in due partite un punto di forza. Dovrà confrontarsi con due avversari del calibro di Torres e Villa. «Con Giorgio parliamo tanto anche fuori dal campo - conclude Panucci - . Non ci conosciamo a livello di movimenti perchè è la prima volta che giochiamo insieme e allora il dialogo aiuta molto. Vi posso assicurare che diventerà uno dei più grandi centrali del mondo, perchè ha tutto».
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