Tapiro al palazzo che non ricicla

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ALEECHè
view post Posted on 24/9/2008, 13:26




23/9/2008 (8:17) - STRISCIA LA NOTIZIA HA CONTROLLATO I CASSONETTI DEI MINISTRI E DEI SENATORI
"Tapiro" al Palazzo che non ricicla

Nei sacchi neri finiscono carte intestate, caffè e avanzi di salame
GIULIA PALMIERI
ROMA
Gigi D’Alessio, mito pop della cultura musicale partenopea, t-shirt gialla in posa davanti al Castel dell’Ovo di Napoli, esortava «Anche tu fai come me» e prestava così il suo volto alla campagna per la raccolta differenziata che il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo aveva fortemente voluto insieme al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Da lì è ripartita «Striscia la notizia», che ieri sera, per inaugurare la 21ª serie, ha mandato in onda lo «scoop» dell’inviato Valerio Staffelli proprio sul comportamento dei palazzi del potere in materia di differenziata.

Le telecamere nascoste frugano nei sacchi di immondizia davanti a Palazzo Chigi (sede del Governo) e Palazzo Madama (Senato): ne escono pomodori, salame, caffè, bottiglie di plastica, carta intestata «Governo italiano». E il camioncino dell’immondizia riversa il suo contenuto in un camion più grande; di differenziata neanche l’ombra. Staffelli si veste - frac, bastone e cilindro - e sfila per le strade di Roma con un tapiro d’oro formato gigante. Ad accompagnarlo un gruppetto di ragazze dentro dei bidoni (le «bidoncine», appunto). Ma se lo sventurato di turno poteva controbattere mentre riceveva la statuetta, ieri nessuno ha potuto contestare l’inviato di «Striscia»: un caso di tapiro in contumacia.

Da Palazzo Chigi no comment: «A noi non è stato consegnato proprio niente - dicono -, pertanto non abbiamo nulla da dichiarare». Neanche se la notizia di un comportamento poco virtuoso del Governo, che pure dei rifiuti fece uno dei temi vincenti alle ultime elezioni, prima fa il giro delle agenzie e poi, in serata, delle case degli Italiani.

Al Senato invece non ci stanno e si dicono «feriti», perché il tema è loro molto caro: «Noi non facciamo solo la differenziata - spiegano -; la nostra è una differenziata estremamente raffinata e rispettosa della tutela dell’ambiente e delle norme in vigore». E raccontano nel dettaglio la «raffinatezza»: ognuno dei contenitori grigi ha una scritta ben leggibile in cui depositare i rifiuti giusti. Quelli speciali sono suddivisi in ben sedici tipologie, dal legno dei mobili al polistirolo, dai rifiuti sanitari delle infermerie ai toner delle stampanti. Li raccolgono e smaltiscono delle ditte specializzate. Carta e cartone sono affari del Consorzio nazionale recupero e riciclo imballaggi a base cellulosica (da Palazzo Madama 300 mila chili di riciclata l’anno); i proventi vanno alla Croce Rossa.

Per il resto - umido, plastica e vetro -, il Senato si affida alla municipalizzata Ama, come tutti i cittadini di Roma. Però poi da Palazzo sottolineano: «Il Senato della Repubblica è responsabile di ciò che accade all’interno dei propri confini e non può rispondere di ciò che avviene al di fuori di essi».
 
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