«Canto per le donne contro ogni violenza»
Anna Tatangelo dice no alla violenza sulle donne. Una canzone, “Rose spezzate”, nel nuovo album, e una delle cantanti più melodiche, apparentemente lontane da temi di disagio sociale, lancia un appello al mondo femminile: «Non si deve mai giustificare la violenza domestica, certi uomini sanno benissimo come sfruttare la nostra debolezza. In realtà sono loro quelli deboli e fragili, ma le donne non possono cedere a questa forma di sottomissione».
La canzone pop è uno strumento molto difficile da usare quando si parla di temi importanti: è vero che esiste la canzone di protesta, quella politica, ma è molto più complesso affrontare il tabù della violenza o il problema dell’ anoressia, o ancora quei sentimenti trasversali che occupano l’esistenza quotidiana di tante donne.
Per la Tatangelo, 21 anni, legata sentimentalmente e felicemente a Gigi D’Alessio, è bastato scegliere alcuni di questi temi per costruire “Il mondo delle donne”, disco che farà discutere per l’immediatezza della denuncia: «Credo che tutto sia cominciato con le mail di donne che mi scrivono confidandomi i loro problemi. Le ho lette e rilette e mi mi è venuto spontaneo rispondere con un messaggio positivo. Purtroppo, nella violenza domestica le vittime tendono sempre a giustificare gli aggressori con frasi del tipo “forse ho detto o fatto qualcosa di sbagliiato. Invece il mio consiglio è di non arrivare al limite di non giustificare affatto». Un verso dice: “Qualche notte ancora sento le sue mani, che non so fermare, che mi fanno male...”. Poi, nella seconda parte, la resurrezione: “Lui non vive più con me, ho un lavoro che va bene”. «Naturalmente non voglio fare di ogni erba un fascio» spiega la cantante che all’ultimo Festival di Sanremo aveva già sfidato il sottile equilibrio fra chi può dire e chi no certe cose con “Il mio amico” dedicato a un gay «c i sono uomini che trattano le donne come regine, ma quello che mi preoccupa sono gli altri, quelli che mascherano la loro debolezza con una violenza insensata e inaccettabile».
Ma la Tatangelo non si ferma qui, in “Adesso” tratta il tema dell’anoressia: “Smettila di farti male e la tua vita non buttarla così...”. «Anche in questo caso sono rimasta colpita da certe pubblicità e dalle polemiche intorno ai disturbi alimentari: credo però che tante ragazze non si accorgono nemmeno di venirne risucchiate. Se ho deciso di parlare anche di loro è stato perché, accanto alla maternità, non la mia, che tratto in “Profumo di mamma”, e al tradimento in amore, ci sono circostanze che impongono a un’artista di fare la sua parte». Cresciuta in fretta, dopo una carriera da esordiente che ha bruciato le tappe, la Tatangelo fa ruotare il suo personaggio intorno a una forte identità femminile, a un orgoglio dichiarato: «Anche in “Va da lei”, dove mi distacco da un lui infedele, voglio dire alle donne che non è giusto perdere la propria dignità. Ripeto: noi siamo portate naturalmente a giustificare tutto ciò che fanno gli uomini, con il risultato di farco solo del male». Su un piano più musicale, invece, due cover di lusso: “Il posto mio” lanciata da Domenico Modugno, ma scritta da Alberto Testa e Tony Renis, e “Anna verrà” di Pino Daniele. «Nel primo caso è stato proprio Renis a farmela scoprire, suonandola una sera a cena. E anche qui parlare di pazienza è tipicamente femminile. Diverso per “Anna verrà” : in un primo tempo volevo fare “Quando”, poi, forse perché ha il mio nome, l’ho trovata di buon augurio. Chissà».
grazie! 